Poly: le Policar spagnole
POLY: Le
Policar sbarcano in Spagna... o no?
I modelli
Una delle pagine più affascinanti della storia Policar-Polistil è
quella di Poly, la misteriosa azienda spagnola di Saragozza, la quale pare ottenne da Polistil la licenza per produrre alcuni dei suoi modelli
della serie "Prototipi-Gt", in Spagna, utilizzando degli stampi simili ma non uguali a quelli utilizzati in Italia.
La De Tomaso Mangusta marcata Poly, mai prodotta in Italia
In realtà nella Spagna autarchica e franchista della fine degli anni sessanta, gravavano grossi dazi e imposte su tutte le importazioni;
per Polistil fu forse gioco forza fare in modo di produrre o far produrre i propri modelli in Spagna che esportarli dall'Italia.
Si tratta ovviamente di supposizioni. Una cosa certa è che gli stampi delle carrozzerie Poly hanno diversità abbastanza consistenti da
quelli Policar. Differenze che più avanti dettaglieremo.
I modelli prodotti, con le relative referenze, furono i seguenti:
Cod. 3201 Alfa Romeo Osi Scarabeo
Cod. 3203 Ferrari P3
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Cod. 3202 De Tomaso Mangusta
Cod. 3204 Lamborghini Miura
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Le differenze tra Poly e Policar
Le differenze tra le Poly spagnole e le analoghe slot cars marcate Policar e prodotte in Italia, stanno nel diverso colore della carrozzeria
o nella diversa tonalità, nei diversi adesivi, nel diverso motore, nella qualità più scadente della plastica e dei vetrini che tendono
ad appannarsi, nella grafica del confezionamento. La scarsa qualità delle plastiche con le quali sono realizzate le Poly e` testimoniata da particolari
punti critici della carrozzeria, quale ad esempio la filettatura della vite di attacco tra carrozzeria e telaio, difficilmente o quasi impossibile rinvenibile integra nei modelli usati.
Per quanto riguarda le gomme, certamente costruite in Spagna, le Poly sembrano nettamente superiori a quelle Policar: tanto le italiane sembrano sbriciolarsi nel tempo,
tanto le spagnole sembrano indistruttibili.
Come accennato gli stampi delle carrozzerie Poly erano, anche se assai simili, diversi da quelli Policar.
Modello per modello ecco le differenze principali.
Alfa Romeo Osi Scarabeo
Oltre alle evidenti differenze dimensionali, il modello Poly dispone dei due retrovisori mancanti nel modello Policar. Inoltre il posteriore del
modello Poly è totalmente diverso da quello Policar.
De Tomaso Mangusta
La "De Tomaso Mangusta" venne, come detto, prodotta e commercializzata soltanto in Spagna.
Ferrari P3
Il modello Ferrari P3 Poly ha i finestrini nettamente più piccoli dell'omonimo modello Policar.
Lamborghini Miura
Nel modello Poly manca il logo laterale "Pininfarina" e la fanaleria anteriore è diversa.
I Colori
Le slot cars Poly sono state prodotte nei seguenti colori:
Modello Colori
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Osi Scarabeo Bianco, Giallo, Blù, Rosso
De Tomaso Mangusta Bianco, Giallo, Blù, Rosso
Ferrari P3 Bianco, Giallo, Blù, Rosso
Lamborghini Miura Bianco, Giallo, Blù, Rosso
Il telaio
Il telaio Poly è identico al telaio Policar di "secondo tipo",
si differenzia soltanto per le scritte alla sua base. Il telaio ha sempre colore grigio chiaro.
Motori, Gomme e assali
Anche le gomme posteriori e gli assali sono identici agli analoghi modelli Policar Prototipi-GT (serie P).
Mentre le gomme anteriori hanno il battistrada meno largo delle gomme anteriori dei modelli Policar.
Nel tempo la mescola delle gomme spagnole si è rivelata nettamente superiore, in durata, a quella Policar.
Il motore è totalmente diverso da quello Policar e pare avesse prestazioni inferiori. Cosi come nelle Policar Serie P, anche i motori spagnoli utilizzavano un pignone in ottone.
Adesivi e scatoli
Gli adesivi presenti
sulle Poly sono estremamente semplici, trattandosi soltanto dei
numeri di corsa in nero su campo bianco e di sottili strisce
adesive a scacchi bianchi e neri.
I numeri di corsa sono esclusivi per ogni macchina e sono i
seguenti:
Modello Numero di corsa
----------------------------------------
Ferrari P3 18
Osi Scarabeo 24
Lamborghini Miura 26
De Tomaso Mangusta 36
Le Poly venivano confezionate in uno scatolo in cartone finestrato in acetato similmente alle Policar di analogo periodo,
inoltre lo scatolo veniva avvolto in un cartoncino bianco (vedi foto).
Nella confezione era presente un piccolo foglietto con le istruzioni in spagnolo, simile a quello in dotazione alle slot cars italiane.
Studiando attentamente il foglietto di istruzioni, qualcuno ha fatto notare che probabilmente sia lo scatolo che il foglietto stesso potessero essere
stati progettati o prodotti in Italia, per i motivi, in tre punti, elencati di seguito.
1) Il logo Poly è diverso da quello presente sul telaio ed è più simile a quello Policar.
2) Per errore viene scritto "SCALA" in italiano, anzichè "ESCALA" in spagnolo.
3) Il motore è inequivocabilmente un Policar di "Tipo 1" diverso dal motore poi montato sui modelli.
Quali furono i reali rapporti tra Poly e Polistil non è ad oggi ancora ben chiaro. Ma questa piccola aura di mistero rende il collezionare questi modelli
ancora più piacevole.
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