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1963 Policar-Polistil Scala 1:32 Serie P



1963 Serie P
Modelli e quotazioni
Colori e piloti
Telai e motori F1
Telai e motori GT
Gomme e assali F1
Gomme e assali GT
Adesivi e scatoli F1
Adesivi e scatoli GT

Poly (Spagna)
Note varie

1968 Serie A
Modelli e quotazioni
Colori e piloti
Telai e motori
Gomme e assali
Adesivi e scatoli

1972 Serie A Dune Buggy
Modelli e quotazioni
Caratteristiche Dune Buggy

1972 Serie A Rally
Modelli e quotazioni
Caratteristiche Rally

Serie P48
Caratteristiche Serie P48

1973 Serie A Evolution
Modelli e quotazioni
Colori e piloti
Telai e motori CanAm
Gomme e assali CanAm
Tecnica Formula 1
Adesivi e scatoli

1978 Serie A Champion 175
Modelli e quotazioni HP
Modelli e quotazioni SHP
Tecnica HP
Tecnica SHP

F1 Professional
Modelli e quotazioni

Sebino Polistili
Modelli e quotazioni

Policar Proslot
Modelli e quotazioni

Policar APS GmbH
Modelli e quotazioni

Telai e motori

Telai Formula Uno da Cod.P50 a Cod.P55



Le slot cars prodotte da APS Policar successivamente alla Ferrari 156 "Squalo" dal 1965 fino all'avvento dei "Prototipi" avevano una struttura costruttiva che non prevedeva l'uso di telai comuni per tutti i modelli.
Il modello era infatti composto da due semigusci simili ad una conchiglia la cui parte superiore faceva da carrozzeria vera e propria mentre quella inferiore fungeva da telaio e carrozzeria ospitando motore e trasmissione.
La serie che comunemente si definisce "Serie P", esclusi i "Prototipi" si compone di nove modelli. Il primo in assoluto, la Ferrari 156 Squalo, porta il marchio APS e non Policar, seguono sette modelli di Formula Uno e due Gran Turismo: la Ferrari LM250 e la Ford GT40 che all'epoca si sfidavano in scala 1:1 sulle piste di tutto il mondo.
Le sette Formula Uno, in base alla loro evoluzione produttiva, possono suddividersi in due diverse serie, le cui principali caratteristiche sono le seguenti:

Telaio Prima Serie: motore a cassa aperta, ruote anteriori sterzanti solidali al pick-ip, gomme strette presenza di due griglie una anteriore ed una posteriore.



Sui telai Seconda Serie scompaiono il motore a cassa aperta sostituito da un motore, non marcato, ma con la caratteristica di avere il collettore in posizione anteriore che chiameremo "Policar n.2" e scompaiono anche le ruote sterzanti sostituite da un assale fisso e dalla adozione di un pick-up simile ma non uguale a quello dei "Prototipi".



L'evoluzione successiva vede l'adozione del motore "Policar n.3" con collettore posteriore e l'utilizzo di nuovi cerchi posteriori con gomme molto più larghe delle precedenti.





Motori





I motori che hanno equipaggiato le Formula Uno Policar sono stati il Policar a cassa aperta delle prime serie, il Policar n.2, molto simile al Policar n.3, ma con il collettore anteriore anzichè posteriore ed il Policar n.3 che avrebbe equipaggiato successivamente i "Prototipi". Il Policar n.3 utilizzato sulle Formula Uno ha la caratteristica di avere cavi molto lunghi.
Tulle le Policar di questo periodo hanno avuto in dotazione pignoni in ottone.



Contatti striscianti & Pick-Up

I contatti striscianti delle Formula Uno della prima serie erano in lamierino d'acciao, sostituiti successivamente con spazzole di tipo a treccia.
Il sistema di guida della prima serie si basava su un pick-up collegato all'asse anteriore che consentiva quindi alle ruote di sterzare. Con la seconda serie questo sistema fu abbandonato.











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